[Weekend al museo] Scavi di Pompei
La prima domenica di questo nuovo anno sono stata agli Scavi di Pompei, che volevo visitare già da qualche mese, ma una volta era Pasqua, un’altra faceva troppo caldo, un’altra domenica giocava il Napoli alle 12, un’altra ancora pioveva e faceva freddo, e ho dovuto sempre rimandare! Ma stavolta no! Nonostante la pioggia (du’ gocce!), infatti, ho messo delle “belle” scarpine comode e via!! (Che ci crediate o no c’erano anche signore con i tacchi!! Assurdo!)
Purtroppo mi è dispiaciuto molto il fatto che la maggior parte delle domus fossero chiuse per restauro e che nel bel mezzo dell’Anfiteatro fosse stata installata una gigantesca piramide in legno che accoglieva una mostra. :/ Mi sono consolata solo visitando le domus appena restaurate che avevano riaperto lo scorso 24 dicembre. Non ricordo di averne viste più belle! *_*
Solitamente quando mi reco agli Scavi di Pompei scelgo sempre l’ingresso di Porta Marina, perché è quello che si trova subito uscendo dalla Stazione della Circumvesuviana e anche perché è quello che conduce immediatamente agli edifici più importanti della città.
Stavolta, invece, ho scelto l’ingresso dell’Anfiteatro, situato nella parte opposta di Porta Marina.
L’Anfiteatro pompeiano è uno dei più antichi che si conoscano. All’interno si tenevano spettacoli con gladiatori e animali feroci.
Accanto all’Anfiteatro troviamo la Palestra Grande, destinata alle attività sportive. Essa è composta da un portico con colonne sui tre lati, mentre al centro troviamo i calchi di quelli che furono i platani che lo ornavano.
Poco distante dall’Anfiteatro vi sono delle vigne di Mastroberardino, coltivate seguendo le tecniche di viticoltura di duemila anni fa. Da questo esperimento nasce il vino Villa dei Misteri.
Da qui si entra nel cuore della città fatto di case, vicoletti, strade con fontane pubbliche dalle decorazioni particolari, giardini nascosti ed edifici pubblici.
Casa della Nave Europa.
Questa domus prende il nome da un graffito raffigurate appunto una nave con la scritta Europa.
Casa di Paquius Proculus.
L’atrio presenta un fantastico pavimento a mosaici principalmente bianchi e neri, raffiguranti diversi animali, ma anche teste umane.
Casa dell’Efebo.
Si trova in una traversa di via dell’Abbondanza. Il nome deriva dal ritrovamento di una statua di Efebo in bronzo, che reggeva delle lucerne.
Il grande triclinio si trova al centro del giardino ed è decorato con affreschi molto particolari…
Il Macellum, a lato del Foro, era il mercato coperto.
Il Foro.
Ingresso della zona maschile delle Terme Stabiane.
La fontana dell’Abbondanza, che dà il nome alla strada principale della città.
Orto dei fuggiaschi.
Uno dei luoghi più drammatici e suggestivi di tutta la città, dove sono stati ritrovati i corpi di 13 persone, tra cui anche bambini, sorpresi dalla morte mentre cercavano di scappare. Da qui il nome dato al luogo.
Necropoli e Porta Nocera.
Con questa foto termina il mio resoconto sulla visita agli Scavi. Non sono riuscita a vedere tutti gli edifici adiacenti al foro. In realtà penso mi manchi gran parte della città, ma considerando il fatto che solitamente entro dal lato opposto ed è questa parte che vi ho mostrato oggi a non riuscire mai a vedere, mi ritengo molto soddisfatta! Mi chiedo come facciano i turisti a visitarla ad agosto! -_-