[Fast book reviews] “Anime” Luca Canale Brucculeri

Finalmente posso parlarvi di questo romanzo! Dico finalmente per due ragioni in particolare: ho avuto il piacere di leggere l’anteprima la scorsa estate e già all’epoca lo trovai molto interessante per motivi che vi spiegherò più avanti, e non vedevo l’ora di poter scrivere la recensione; in secondo luogo, la scorsa settimana, periodo in cui avrei dovuto pubblicare questa recensione, è stata una settimana talmente assurda che ovviamente si è conclusa nel peggiore dei modi: linea internet out!!

Processed with VSCO with kk1 presetMa ora parliamo del romanzo, “Anime”. La prima volta che l’ho letto non sapevo cosa mi aspettava, ma è stato piacevolissimo scoprire man mano la trama. Ho trovato l’incipit particolarmente interessante (personalmente adoro quando un romanzo inizia in questo modo):

Un palazzo di inizio 900 di forma traingolare con al suo interno studi legali e di commercialisti. […] tra i vari studi sopra elencati, ci sono tre appartamenti abitati da ragazzi: metaforicamente, ogni appartamento equivale ad un tipo di triangolo. Come un gioco di scatole cinesi. In geometria il triangolo è un poligono formato da tre angoli o vertici e da tre lati; rappresenta la figura con il minor numero di lati, in quanto tre è il numero minimo di segmenti necesari per delimitare una superficie chiusa; […]

La forma del triangolo si ripete anche all’interno di questi appartamenti, che sono abitati tutti (uno solo temporaneamente) da tre persone, formando dunque dei triangoli: equilatero, isoscele, scaleno. Questi individui sono legati tra di loro da affinità che vanno oltre l’essere una coppia:

L’affinità elettiva è una circostanza eccezionale , che si sottrae a ogni tentativo di analisi psicologica. Essa è caratterizzata dall’incontro di due soggettività tra le quali si stabilisce repentinamente una sintonia totale, che investe il corpo non meno dell’anima. Una sintonia siffatta non implica nè l’identità dei soggetti nè la loro complementarità. Essa attesta che, per alcuni aspetti significativi, che riguardano il modo di sentire, di pensare e di agire, due mondi di esperienza vibrano all’unisono e pertanto realizzano, tra loro, un’intimità che non può essere espressa dalle parole: un’intimità viscerale, le cui radici affondano nell’inconscio.

Tra le cose che ho amato di più di questo romanzo vi è sicuramente il concetto di affinità elettive, proprio perché ho letto qualche anno fa “Le affinità elettive” di Goethe, che mi ha fatto riflettere molto, e trovo che “Anime” possa essere considerata una lettura in chiave moderna di questo romanzo. Sarà forse anche per questo tema che la lettura è stata moto scorrevole e piacevole. Inoltre, nel leggerlo una seconda volta (e, in realtà, anche quasi una terza!) la storia mi è sembrata diversa dalla prima, non so bene come spiegarvelo, secondo me dovete solo leggerlo! E, dunque, sì, in conclusione mi ritrovo a consigliarvi questa lettura e se vi va, vi ricordo che dello stesso autore ho recensito anche “Piccoli racconti prima di andare a dormire“.

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